Tante volte sentiamo l'espressione "i bambini sono filosofi": che cosa vuol dire? Bruno Munari scriveva che il pensare confonde le idee. I bambini infatti sentono un bisogno continuo di apprendere per capire bene ciò che li circonda.
I più giovani hanno un bisogno costante di sapere, vogliono imparare, conoscere: si stupiscono per ogni nuova cosa che scoprono, sono curiosi anche di piccoli aspetti della realtà che a noi sembrano scontati e si chiedono il perché di ogni cosa.. L'amore per il sapere, in una parola, si chiama proprio filosofia.
Fin dai primi mesi di vita il bambino inizia a riflettere sulle cose per conoscerle, quando, per esempio, indica gli oggetti che vede, li prende in mano per studiarli. Ma continua a scoprire realtà nuove, specie sugli aspetti che più ama, fino al completamento del periodo scolastico.
Come sfruttare a scuola questo loro aspetto che col tempo tende a diminuire? Quando spieghiamo loro un metodo di studio, o quando favoriamo una discussione in classe su un tema "più grande di loro", facciamo filosofia.
Ma si può anche insegnare loro a pensare e riflettere in maniera diversa e personale, catturando il loro interesse su piccoli dettagli. In questo caso è l'insegnante a dover ascoltare i suoi alunni, intervenendo come moderatore tra le parti.
Pensare in maniera autonoma
Fare filosofia, infatti, vuol dire non solo pensare e conoscere ma esercitarsi al dialogo; quindi non significa solo aiutare i bambini a ragionare, in modo che sviluppino le idee che abbiamo noi, ma fare in modo che riescano ad immaginare una propria idea di un mondo e di un futuro migliore.
Arrivare a questo obbiettivo è possibile perché per i più giovani è normale meravigliarsi di quello che a noi adulti pare ovvio, e viene loro naturale rielaborare il mondo in una nuova e affascinante lettura.
Gli adulti, invece, i più riflessivi, discutono sulle cose criticandole o paragonandole a quando erano piccoli loro: "Alla tua età c'erano cartoni animati più belli in tv!". "Ai miei tempi era diverso!". Queste frasi lanciate come critiche indicano invece passaggi normali, spesso positivi, del mondo che progredisce. A cambiare, però, siamo anche noi.
Filosofia e democrazia
Secondo la filosofa americana Martha Nussbaum la filosofia tra i ragazzi è fondamentale per lo sviluppo di qualsiasi democrazia, perché insegna a condurre una vita pensata, cioè a chiedersi la ragione delle azioni che si decidono di fare.
Importante è quindi stimolare la sete di conoscenza dei ragazzi e la loro immaginazione, dei loro ideali, del loro mondo e del loro futuro, senza imporgli, anche indirettamente, le nostre conoscenze. Bisogna adottare un metodo stimolante per riflettere sulle cose, non arrivare a obbiettivi predefiniti di conoscenza ma a risposte autonome. In questo modo la pratica della filosofia contribuisce a una società più aperta, consapevole e creativa.
Letture suggerite
L'intelligenza delle emozioni, Martha Nussbaum, Il Mulino
I libri della collana Passaggi, Einaudi
Philosophy for Children, Liguori editore
La filosofia in 32 favole, Ermanno Bencinvenga, Arnoldo Mondadori editore
Perché? 100 storie di filosofi per ragazzi curiosi, Umberto Galimberti, Feltrinelli