Come ci si prepara al nuovo anno scolastico? L’inizio di un nuovo anno rappresenta sempre un momento importante, pieno di buoni propositi, obiettivi e quant’altro. Perché non fare una vera e propria roadmap degli insegnanti, per arrivare preparati? Ecco un pratico vademecum per arrivare a scuola sapendo che cosa vi aspetta soprattutto se siete alle prime armi.
Abbiamo tracciato per voi una roadmap coi principali appuntamenti, ai quali abbiamo aggiunto alcuni consigli stilati con la collaborazione di Daniele Barca, dirigente dell’istituto “Mattarella” di Modena, per affrontare ogni scadenza senza patemi d’animo.
Si parte a settembre, quando è previsto il collegio docenti dedicato alla programmazione delle attività previste per tutto l’anno. Arrivate preparate/i al primo collegio docenti. Dite la vostra. Il collegio docenti di partenza è dedicato alla programmazione ed è qui che si devono concordare tutte le attività, comprese quelle extracurricolari, che saranno svolte durante l’anno.
Chi arriva per la prima volta in un istituto deve conoscerne l’offerta formativa e sapere quali sono le sue caratteristiche peculiari. Per esempio, è una scuola che punta all’inclusione o alla tecnologia? Oppure ha valutazioni per classi parallele? Se invece siete un docente di “lungo pelo”, è bene presentarvi al collegio didattico con qualche idea nuova. Ricordatevi che il collegio didattico è il luogo della democrazia dove ognuno può/deve contribuire alla realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa.
Tra ottobre e novembre si svolgono le elezioni dei consigli di classe e del consiglio d’istituto.
Informate bene i genitori sull’elezione del consiglio di classe. Questo organo riunisce i docenti e i rappresentanti di classe dei genitori. L’elezione del consiglio di classe è pertanto un’opportunità per fare squadra con/tra genitori. Il consiglio è quello di coinvolgere le famiglie il più possibile e il prima possibile. Arrivare “nudi e crudi” all’incontro elettorale non è mai una buona cosa. Ai consigli di classe si discutono l’andamento della classe, le attività extracurricolari e i progetti.
Il consiglio di istituto, invece, è l’organo formato dai rappresentanti di docenti, genitori e personale amministrativo, oltre che dal direttore amministrativo e dal dirigente scolastico.
È l’organo politico della scuola con funzioni gestionali (per esempio, decide i giorni di vacanza), ma interviene anche su questioni sanzionatorie (per esempio, le sospensioni). Non va confuso con il collegio docenti che è invece dedicato alla didattica. Nel consiglio d’istituto il dirigente dovrebbe fungere da “armonizzatore” delle varie istanze. Quando viene convocato, il consiglio per i partecipanti è di arrivare con la documentazione letta ed essere preparati per compiere scelte razionali.
Nel mese di dicembre iniziano solitamente i colloqui coi genitori, se non sono previste durante tutto il quadrimestre. È il momento in cui la scuola incontra le famiglie. Dunque, è un appuntamento importante a cui va dedicato il tempo necessario. Il genitore ha bisogno di capire e sentire che cosa succede in aula. Prima di ogni udienza può essere utile organizzare un’assemblea unitaria. Un consiglio su tutti: alle udienze è importante parlare della persona, non dei voti.
Un altro consiglio: siate sempre chiari e trasparenti.
Il mese di gennaio è dedicato alle riunioni di scrutinio, durante le quali si discute dell’andamento dei singoli bambini e ragazzi. È anche un mese particolarmente intenso dal punto di vista delle interrogazioni e delle verifiche, proprio perché bisogna preparare le pagelle.
Durante gli scrutini si parla dei ragazzi. Lo scrutinio dev’essere il momento in cui si capisce che cosa mettere in campo per l’alunno. Gli scrutini incominciano nel momento in cui, a porte chiuse, i docenti di una determinata classe si siedono insieme e aprono il registro, discutendo dell’andamento dei bambini e dei ragazzi. La riunione è presieduta dal dirigente scolastico. Seguendo l’ordine alfabetico, si chiama in causa la situazione di ogni singolo alunno: per prima cosa si considera se il ragazzo abbia il numero minimo di ore di presenza a scuola, necessarie per passare l’anno. Qualora abbia superato il 25% di ore di assenza, purtroppo andrà incontro alla bocciatura.
Stesso destino al mese di giugno: dopo un maggio intenso trascorso a interrogare e correggere verifiche, è arrivato il momento degli scrutini e della consegna dei documenti di valutazione ai genitori. La consegna del documento di valutazione è l’appuntamento finale. Si possono far vedere i voti ai genitori prima della consegna, cosicché non siano impreparati. Sappiamo quanto può essere duro e stressante il lavoro di un docente, soprattutto nel periodo degli scrutini e delle pagelle. Cercate tuttavia di non cedere alle provocazioni e alla tensione. Se siete convinti di un voto e sapete di essere stati obiettivi, portate avanti la vostra decisione spiegando quali motivazioni vi hanno spinto a prenderla.
Ascoltate le critiche e rispondete puntualmente, senza entrare in conflitto: ponete l’accento sulla vostra disponibilità a far sì che il brutto voto diventi una piena sufficienza, in cambio dell’impegno di tutti.
Un consiglio su tutti: arrivate preparati ai vari appuntamenti e leggete bene i documenti per compiere scelte razionali e dare risposte coerenti. La roadmap degli insegnanti è fondamentale perché l’anno scolastico scorra liscio, almeno in termini organizzativi!