Si chiama Patrizio Bianchi, il nostro nuovo “capo”. Da ieri è lui che si occuperà della scuola italiana, di scegliere come andremo in classe nei prossimi mesi; a decidere come saranno i voti, la maturità per i più grandi, l’esame di terza media e tante altre questioni che viviamo ogni giorno. Ma chi è questo signore che sostituirà Lucia Azzolina?
ALLA SCOPERTA DEL MINISTRO
Cominciamo dicendo che è di Ferrara. Da sempre vive lì. È nato in Emilia Romagna ed è innamorato del suo territorio. Non è proprio giovane. È uno dei ministri più anziani che abbiamo avuto nell’ultimo decennio: ha 69 anni ed è dei Gemelli. Al suo compleanno che è il 28 maggio ci tiene tantissimo tant’è che preferisce non essere disturbato quel giorno.
Patrizio Bianchi è sposato e ha due figli di circa 30 anni. Il nuovo ministro è stato sicuramente un “secchione!”: si è laureato in scienze politiche con lode. Insomma, proprio bravo. La sua vita l’ha passata all’Università: prima come studente, poi come ricercatore, come professore e anche come Rettore (che è una sorta di preside degli atenei).
GLI INCARICHI PRECEDENTI
È un appassionato di economia e si è dato un gran da fare per dare una mano ai Governi precedenti per risolvere problemi legati proprio allo sviluppo del Paese.
Ma non solo. Il professor Bianchi si è occupato già di scuola perché ha fatto l’assessore regionale proprio all’Istruzione in Emilia Romagna: un ruolo difficile perché ha dovuto affrontare la ricostruzione degli istituti crollati a causa del terremoto. L'estate scorsa ha svolto un compito arduo: è stato il coordinatore di un gruppo di esperti istituito dal ministero dell’Istruzione per studiare un modo di farci tornare a scuola in sicurezza.
PASSIONI E CURIOSITÀ
Oltre all'economica Patrizio Bianchi nutre moltissimi interesse e infatti il nuovo ministro ha già scritto 32 libri ma non ama i social a quanto pare: non ha Facebook, non ha Instagram e nemmeno Tik Tok. Usa però WhatsApp. Una curiosità: ama la musica lirica.
Ieri mattina al giuramento davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella era emozionato e come gli studenti aveva nella tasca della giacca un “bigino” con scritta la formula del giuramento: l’aveva ripassata in treno per non fare brutta figura.
In queste ore in tanti parlano di lui e si è già conquistato l’imitazione del comico Maurizio Crozza. Da vedere assolutamente!