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Lezione di storia con il kamishibai (primaria)

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Lezione di storia con il kamishibai (primaria)
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Un’attività per le classi terze di scuola primaria per avvicinarsi alle discipline orali in modo ludico- espressivo

Le discipline orali mettono sempre in difficoltà gli studenti; parlare a voce altra, rielaborare le informazioni, riuscire a collegare gli eventi dando senso alla successione sono attività decisamente impegnative. Non va sottovalutato anche l’aspetto emotivo; molti bambini non hanno la sicurezza e la spontaneità di parlare a voce alta, altri invece necessitano di un supporto visivo per aiutarsi nel racconto.

Quando si incontrano le discipline orali, lo scoglio dunque è importante; per queste ragioni, soprattutto alla scuola primaria, è indispensabile pensare a una strategia ludica, laboratoriale e creativa che possa facilitarne l’approccio.

Negli ultimi anni abbiamo assistito al successo delle mappe concettuali; non c’è dubbio, infatti, su quanto sia funzionale schematizzare un argomento attraverso l’uso di nodi concettuali e relazioni associative; tuttavia, se uno studente non ha ancora sviluppato una buona oralità o ancora vive semplicemente un blocco emotivo, la mappa concettuale non credo sia totalmente risolutiva.

Per queste ragioni ho pensato a un’attività che coadiuvasse più aspetti: sintesi e rielaborazione delle informazioni, rappresentazione grafica, creatività e lettura.

Così ho pensato di trasformare i capitoli di storia in un racconto da mettere in scena con il kamishibai.

Il kamishibai (spettacolo teatrale di carta) è una forma di narrazione che ha avuto origine nei templi buddisti nel Giappone del XII secolo, dove i monaci utilizzavano gli emakimono per narrare a un pubblico, principalmente analfabeta, delle storie dotate di insegnamenti morali.

Da molto tempo, il kamishibai è uno strumento che viene utilizzato molto nelle nostre classi per sviluppare il metodo narrativo con i bambini della scuola dell'infanzia e primaria. Il kamishibai consente infatti di narrare una storia accompagnando alla lettura la visione di tavole illustrate che rappresentano le sequenze narrative, che vengono fatte scorrere, una alla volta, all’interno del teatrino. Sul retro delle tavole c’è il testo della storia, quindi i bambini possono leggere la narrazione e, contemporaneamente, gli spettatori ascoltano e guardano la tavola illustrata. La narrazione insieme alla visione delle immagini illustrate favorisce la comprensione della storia. Inoltre consente di raggiungere obiettivi relazionali quali:
sviluppare il senso del gruppo, perché si condivide più facilmente la narrazione;
sviluppare il linguaggio e le capacità espressive;
sviluppare la capacità di interazione, in particolar modo se la narrazione si costruisce
in maniera dialogica.

Come si presenta una storia con il kamishibai

Per prima cosa bisogna presentare alla classe lo strumento originale; molte scuole lo acquistano come sussidio didattico ma se ne siamo sprovvisti possiamo mostrare le immagini dal web o video di storie narrate con il kamishibai. Poi procederemo a realizzarlo in modo semplice.

Come realizzare un kamishibai fai da te

Noi abbiamo deciso di usare una scatola di scarpe. Abbiamo ritagliato una cornice di circa 2,5 cm dalla quale è possibile vedere le tavole. Per ottenere lo spazio dove inserirle abbiamo creato un rettangolo laterale (può essere anche in alto) dove infilare le diverse immagini. Una volta realizzata la struttura del kamishibai, la classe lo ha decorato.

Finalmente siamo pronti! ECco come procedere.

  • Scegliamo con la classe un capitolo di storia per introdurre il metodo di lavoro con il kamishibai (per esempio la nascita della Terra).
  • Il testo va letto e sintetizzato in didascalie; in questo modo andiamo a lavorare sulla selezione delle informazioni e relativa rielaborazione. Queste vanno poi trascritte e illustrate sul quaderno di storia.
  • Dividiamo la classe in gruppi; a ognuno assegniamo una didascalia da rappresentare su una tavola delle dimensioni adatte al kamishibai; dietro al disegno va riportata la parte scritta.
  • Una volta terminate le tavole, mostriamo alla classe la narrazione dell’argomento nel teatro di carta realizzato assieme.
  • A ogni gruppo o anche individualmente, chiediamo agli studenti di raccontare l’argomento ai loro compagni. Il supporto iconografico nella narrazione sarà utile per il bambino impegnato nel racconto che, nel frattempo, può avvalersi come strumento anche della didascalia “gobbo". Chi ascolta inoltre manterrà tempi di attenzione molto più lunghi, incoraggiato ìdalle immagini, dal testo ridotto e anche dalla novità dell’esposizione in generale.

In seguito a questa prova generale, potrete proporre ai bambini di costruire il loro personale kamishibai; in questo modo, ogni argomento, insieme al tradizionale metodo di studio potrà essere rielaborato in sequenze illustrate e quindi in tavole per il proprio teatro di carta. Man mano vedrete migliorare la loro espressività e la paura di esporre un argomento a voce alta.

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