Le challenge sono sfide ad alto rischio finalizzate ad ottenere più popolarità, non solo all'interno della propria cerchia di conoscenze, ma della vasta comunità social. Proprio qualche settimana fa, ad esempio, un ragazzo italiano di 14 anni è stato protagonista di una Fire Challenge, una "prova di coraggio" che consiste nell'incendiare un oggetto cosparso di liquido infiammabile per poi mostrare sui social quanto si sia impavidi nel giocare con le fiamme. Purtroppo la sfida non è andata a finire bene e il giovane ha riportato gravi ustioni in tutto il corpo.
Su questo tema abbiamo interpellato Stefano Rossi, psicopedagogista scolastico e formatore.
"Da tempo porto avanti un metodo basato sulle storie socratiche, ovvero piccoli racconti che aiutino a riflettere e a ragionare riguardo un certo tema. Per parlare ai più giovani dei rischi derivati dalla ricerca ossessiva e incosciente della popolarità, ho dunque inventato una breve storia sviluppata a partire dalla metafora della rana bollita di Chomsky". Ecco la storia.
"Una simpatica rana si aggira nello stagno con il proprio smartphone alla ricerca del selfie perfetto. Ad un certo punto nota una pentola piena d'acqua bollente e subito pensa di trovarsi di fronte ad una challenge perfetta, rischiosa ma che potrà portare tanti like.
All'improvviso però dentro la pancia della rana si attiva un'emozione, la Paura Amica, che avverte la rana: «Attenta, l'acqua potrebbe ustionarti». La rana però non la ascolta e, impavida, si tuffa nella pentola. Per fortuna l'acqua ha ancora un tepore gradevole e la rana comincia quindi a scattare foto con il suo smartphone.
Per la seconda volta, la Paura Amica torna a farsi sentire: «Fai attenzione, l'acqua diventa sempre più calda!». Anche stavolta però la rana prosegue imperterrita nel suo scopo.
Alla fine, dopo numerosi tentativi, la rana trova il selfie perfetto, anche se l'acqua ora è davvero incandescente. «Non aspettare, salta fuori dall'acqua bollente» le dice la Paura Amica, ma è troppo tardi. La rana prova a saltare fuori dalla pentola, ma il calore dell'acqua le ha prosciugato le forze.
Così, anziché essere nota come "la rana dal milione di like", tutto lo stagno ricorderà la "povera rana bollita".
"Le storie offrono delle metafore per riconoscere pericoli e virtù da sviluppare. Durante il lavoro in classe dunque si potrebbe fare ricorso ad alcune domande per attivare la curiosità e il senso critico dei ragazzi. Eccone alcune.
"Non dimentichiamoci dunque l'importanza delle metafore, le quali ci aiutano a sviluppare una mente critica e un cuore intelligente che sa riconoscere il messaggio di ciò che sente".