Per i genitori ma ancor più per gli insegnanti può essere complesso spiegare a bambini e ragazzi alcuni fatti che accadono nel mondo. Guerre, cambiamento climatico, dittature, scontri razziali e, non ultimi, fenomeni migratori. Un libro può essere d’aiuto per trattare certe tematiche: Il mare nostro - Cronache da una nave che fa la differenza, edito da Piemme e scritto da Alessandro Porro e Marco Magnone vi supporta se volete affrontare coi vostri ragazzi il tema degli sbarchi nel Mediterraneo.
Anche bambini e ragazzi conoscono le immagini che, da anni, affollano le nostre televisioni e, ultimamente, anche i social network. Far finta che decine di migliaia di persone, ogni anno, non rischino la vita per attraversare il Mediterraneo e raggiungere l’Europa non serve: è anzi importante affrontare la questione con chiarezza. Il mare nostro è il primo libro per ragazzi (adatto a partire dai 10 anni) che spiega cosa significa recuperare i migranti in mare, e lo fa raccontando l’esperienza di Alessandro Porro, oggi presidente di SOS Méditerranée, una delle ONLUS che si occupa di recuperare e salvare le persone proprio nel mar Mediterraneo.
Porro in una vita precedente lavorava come informatico. Poi, un bel giorno del 2017, ha deciso di mollare tutto per dedicarsi a SOS Méditerranée. Da allora, trascorre una buona parte dell’anno sull’Ocean Viking, una delle navi che restano in mare in attesa di salvare chi varca il Mediterraneo in cerca di un futuro migliore. Proprio dalla sua esperienza nasce Il mare nostro, con la collaborazione del suo amico (dai tempi delle superiori!) e autore per ragazzi e ragazze Marco Magnone.
Il mare nostro racconta più storie: quella di Alessandro e dei suoi mesi passati in mare a offrire soccorso ai profughi, ma anche quella di Fathia e Muneer, due ragazzi il cui destino sembra essere lo stesso, almeno finché non si separeranno su due gommoni diversi.
Una storia che permette di capire, con parole adatte a un pubblico giovane, il dramma che ogni anno si consuma al largo delle nostre coste, dove persone che sfuggono da guerre, carestie, disastri climatici e regimi dittatoriali tentano di raggiungere la libertà e la speranza di un futuro migliore, mettendo a rischio la propria vita.
In un periodo storico di questo tipo, in cui le tragedie in mare non sembrano volersi arrestare e la politica usa spesso i profughi per fare propaganda, è difficile restare umani e vedere quel che succede davvero al di là delle immagini selezionate dai media. Come spiega Porro, Il mare nostro “andrebbe letto perché altrimenti credo che la storia passerebbe inosservata: è la storia di quanto sia difficile fare soccorso in mare. Ma è anche la storia di come si possono sentire le persone che vengono soccorse da noi, soprattutto ragazzi giovani e giovanissimi. Un 30% di loro sono minorenni non accompagnati: ragazzini che attraversano il mare completamente da soli. È una cosa che non dovrebbe succedere”.
L’insegnamento, in questo caso, è duplice: da una parte si racconta la storia di chi prova a scappare da una vita terribile per trovare la pace e la libertà, spiegando cosa accade realmente quando si decide di intraprendere un viaggio di questo tipo; dall’altra, si porta alla luce la grandissima umanità e l’altruismo di persone comuni che decidono di mettere la propria vita a disposizione degli altri, come Alessandro Porro.
Il mare nostro è una storia di solidarietà e speranza, che spiega a bambini e ragazzi quel che avviene nel mar Mediterraneo, con un linguaggio adatto alla loro età e alla loro sensibilità. Lo trovate in tutte le librerie fisiche e online al prezzo di 14 euro.