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Come fare il giornalino di classe, quinta e ultima parte

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Come fare il giornalino di classe, quinta e ultima parte
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Una volta scritti e revisionati tutti gli articoli, rimangono da prendere le ultime decisioni: andare in stampa o tenere solo la versione online? Il progetto andrà valutato?

di Massimiliano Carbonaro

Se avete letto i nostri precedenti articoli, sapete tutto su come fare il giornalino di classe; cosa serve per cominciare, come definire la linea editoriale, come trovare le notizie e come arricchire i contenuti con immagini, video e audio. Cosa manca per andare online o essere pubblicato dopo le tante riunioni di redazione messe in cantiere, gli incontri, le spiegazioni, la scrittura, l’impaginazione? Un’attenta, attentissima revisione dei testi, della bozza, di ogni singolo articolo, ma non solo. Vediamo insieme l’ultima parte della nostra guida su come fare il giornalino di classe.

Correggere le bozze del giornalino

L’ultimo passaggio, cioè la correzione delle bozze e revisione, è il più delicato perché il giornalino e i suoi giovani aspiranti e inesperti giornalisti possono facilmente cadere in fallo. Un occhio esterno, attento e soprattutto esperto può evitare errori, denunce per diffamazione o querele, ma anche il più semplice imbarazzo per qualche terribile svista. Per gli articoli più delicati è conveniente che la rilettura sia affidata al docente coordinatore, ma per gli altri ci si può far affiancare dagli stessi partecipanti al progetto responsabilizzando in questo modo tutti i ragazzi a turno.

Per gli insegnanti: dare un voto al giornalino di classe?

In quest’ultimo capitolo della guida pratica per la realizzazione di un giornalino di classe ci siamo anche chiesti se assegnare o meno un voto o un giudizio ai partecipanti. E se la valutazione potrebbe contribuire alla buona riuscita dell’iniziativa, garantendo un costante impegno da parte dei ragazzi, oppure è sufficiente suscitare la passione, lasciando perdere il sistema della votazione. Non c’è la giusta risposta a questo quesito: sta agli insegnanti decidere, l’importante è essere chiari fin dall’inizio con i partecipanti.

Stampare il giornalino oppure renderlo solo digitale

Fin dall’inizio di questo viaggio ci siamo chiesti se fosse il caso di stampare il giornalino o scegliere più semplicemente la via digitale. Quello che possiamo aggiungere a questo punto è che andare in stampa con il giornalino non è una scelta facile e soprattutto rappresenta un costo non da poco. Eppure il giornalino cartaceo piace. Piace prima di tutto agli insegnanti che spesso sono più abituati alla carta, piace ai genitori che quando lo ricevono in mano riescono a capire meglio le fatiche dei loro ragazzi e possono conservarne una copia ricordo.

E in molte circostanze piace anche all’istituto scolastico che può, per esempio, distribuirlo agli annuali Open Day. Forse piace anche ai ragazzi che lo realizzano, perché possono mostrarlo con orgoglio ai familiari, anche se poi tra di loro si passano via chat la versione digitale degli articoli a cui hanno contribuito.

Come finanziare il giornalino

Stampare il giornalino, però, costringe ad affrontare il tema del reperimento delle risorse economiche. Stampare costa (anche se è difficile dire quanto perché dipende dal numero di uscite nel corso dell’anno scolastico e dalle pagine del giornalino) e può costringere a individuare uno sponsor che possa consentire la pubblicazione almeno di un numero all’anno: si può pensare eventualmente a una sorta di best of degli articoli realizzati. In alcuni casi è la stessa amministrazione pubblica del Comune che destina una voce delle sue risorse a questo tipo di iniziative. In altri rari casi è lo stesso istituto a trovare i fondi necessari per questa spesa. Infine è possibile partecipare a concorsi e finanziamenti appunto per la realizzazione del giornalino scolastico.

Concorsi nazionali per finanziare il giornalino di classe

Sono diverse le occasioni per un giornalino di partecipare a concorsi e premi. A cominciare dal bando per la 17esima edizione del ‘Giornale e i giornalismi nelle scuole’ promosso dall’Ordine dei giornalisti italiano. Si tratta di un concorso dalla scadenza annuale che vuole valorizzare l’attività giornalistica come strumento di arricchimento del linguaggio, ma anche della coscienza civile e della libertà di espressione dei ragazzi. È aperto sia ai giornali stampati, sia a quelli audio, video e a quelli online.

Esiste persino un’Associazione nazionale di giornalismo scolastico, Anagis, che assegna ogni anno l’Oscar del giornalino scolastico e mette in palio 5mila euro da dividere equamente tra le cinque testate migliori. Da monitorare sul sito del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca la voce “Competizioni e Concorsi” per studenti, perché si possono presentare interessanti occasioni. Una di queste è il concorso annuale ‘Il miglior giornalino scolastico’, dedicato a Carmine Scianguetta, che presta attenzione all’originalità dell’impaginazione grafica e ai temi trattati dai giornalini in concorso.

Finanziamenti dal territorio (Comune, Regione…)

Anche a livello locale c’è molta attenzione per questo tipo di attività, quindi conviene sempre monitorare quanto viene proposto da fondazioni, Comuni e anche dalle stesse Regioni. L’attività del giornalino scolastico può essere considerata un valido strumento contro la dispersione scolastica e la povertà educativa se il progetto viene costruito in maniera attenta.

In fondo fa parte della natura stessa di questo tipo di iniziative quella di essere inclusiva, multidisciplinare e prevedere laboratori di informatica multimediali che possono potenziare le conoscenze di italiano e sviluppare nuove competenze con moderni strumenti per la realizzazione di servizi video e audio.

Inoltre gli alunni che partecipano a questi progetti sono invogliati a sviluppare le proprie conoscenze informatiche usando non solo programmi di scrittura, ma anche di montaggio.

Infine, partecipando a un progetto giornalistico si avvicinano al mondo dell’informazione costruendosi una coscienza critica come cittadini.

Le stesse trasformazioni che stanno modificando il giornalismo a livello mondiale, per concludere, possono essere l’occasione per spingere i ragazzi a interpretare i cambiamenti in atto del mondo del lavoro e quindi a cominciare a porsi le giuste domande sul loro futuro. Per questo fare un giornalino di classe è un modo concreto per aiutare i giovani a sviluppare una coscienza critica e accompagnarli nel mondo adulto.