di Massimiliano Carbonaro
Un giornalino scolastico non è fatto solo di passione, articoli e tante parole in bianco e nero, ma richiede anche attenzione agli aspetti grafici, alla scelta delle immagini e nel caso sia online può ospitare video o podcast audio: insomma, realizzarlo impone che siano risolti anche alcuni importanti aspetti tecnici. Dopo avervi spiegato tutto su come fare il giornalino di classe, come comporre la redazione e come scegliere la linea editoriale, in questa puntata ci soffermeremo proprio su questi elementi comunque indispensabili.
Prima di iniziare bisogna preparare le liberatorie. In senso stretto non si può parlare di un passaggio tecnico, ma preliminarmente converrebbe risolvere anche la questione delle liberatorie dei ragazzi. È opportuno che la scuola ottenga dai partecipanti al progetto un’autorizzazione, firmata dai genitori, a usare i loro elaborati (cartacei, fotografici, video) a titolo gratuito. Un’altra liberatoria è poi necessaria per quanto riguarda il consenso al trattamento dei dati personali (per la privacy): è fondamentale per permettere agli aspiranti redattori, tutti minorenni, di scrivere il loro nome sotto gli articoli.
Ogni articolo, poi, ha bisogno di essere corredato da immagini di accompagnamento, almeno una, se si tratta di un giornalino cartaceo, anche di più se il progetto ha vita digitale. In un’epoca in cui le foto spesso assumono più valore della parola scritta, il motivo per cui sia importante la giusta scelta iconografica è evidente, ma apre una serie di questioni che meritano di essere sempre ben presenti. L’uso delle immagini non può essere indiscriminato. Intanto bisogna sempre rispettare il copyright, quindi non è proprio il caso di sottrarre dalla Rete le fotografie senza essere certi che il loro utilizzo sia libero.
Inoltre, ci sono alcune prescrizioni a cui attenersi: per esempio, senza una liberatoria firmata dai genitori, pensiamo al racconto di una gara sportiva o all’assegnazione di un premio, non è possibile pubblicare fotografie di minori.
C’è anche il problema del costo delle immagini. In molti casi è probabile che alla partecipazione di una mostra, un evento, un’iniziativa, le fotografie possano essere fatte direttamente dall’aspirante giornalista. Ma in altri casi sarà necessario pensare a come affrontare il problema del recupero delle immagini senza dover essere costretti a rimediare a costi imprevisti. Per fortuna, esistono alcuni siti o banche dati che mettono a disposizione gratuitamente splendide fotografie. A cominciare da Pixabay.com, un sito nato da una comunità di creativi che fornisce persino video liberi da copyright. Altrettanto utile può essere Gratisography.com, un’altra banca dati con immagini molto belle e adatte per realizzare un progetto come un giornalino. Anche Images.superfamous.com può rappresentare una soluzione, ma è necessario citare i crediti delle fotografie. Questi sono solo alcuni, in realtà ci sono numerosi siti che forniscono fotografie senza copyright.
L’importante è non essere superficiali e tener sempre presente che le fotografie sono frutto dell’ingegno e del lavoro di un fotografo.
Altro aspetto che contribuisce a rendere il giornalino di classe più interessante e leggibile è l’uso sapiente delle grafiche. Ovviamente dipende molto dalla scelta iniziale: se si sceglie la strada del cartaceo o quella dell’online; ma in entrambi i casi e in tutti gli articoli può presentarsi la necessità di inserire un grafico o un elenco puntato. Niente di più facile: i programmi che consentono la pubblicazione sul web hanno i tasti necessari per inserire questi elementi.
Altrettanto fanno i programmi di impaginazione che oramai hanno standardizzato queste funzioni. Può essere interessante, invece, approfondire il tema di come creare un cruciverba. I giochi, infatti, riscuotono sempre grande interesse nei ragazzi. Online ci sono diversi programmi per realizzarli gratuitamente, a partire da Crossword Puzzle Maker. È in inglese, ma le sue istituzioni sono facili da seguire e a conclusione della compilazione è possibile ottenere un pdf o un’immagine che poi possiamo caricare sul sito del giornalino.
Una volta che il giornalino è diventato operativo, è naturale pensare anche ad altre sfide, come accompagnare le parole scritte con video e audio. Soprattutto se il progetto ha uno sviluppo digitale. Inoltre, il mondo del giornalismo appare sempre più legato ai video. Realizzare pertanto clip brevi, di uno o due minuti, con inquadrature semplici non è un obiettivo impossibile. Soprattutto si può pensare a interviste video in cui il soggetto intervistato viene ripreso mentre risponde alle domande del giovane giornalista. E oggigiorno l’aspetto tecnico è il meno problematico, visto che già con le telecamere integrate nei cellulari tutti sono in grado di realizzare un prodotto di qualità.
Fondamentale tenere sotto controllo l’inquadratura in modo che sia stabile e bilanciata e la messa a fuoco corretta. Ma già impostando la telecamera in modalità automatica si riescono a ottenere risultati più che soddisfacenti. Attenzione anche al setting dell’audio, altrimenti si rischia di fare un lavoro a vuoto. La parte sonora può essere rilevata sia dal microfono integrato sia da microfoni aggiuntivi, dal direzionale alla clip: dipende con quale strumento stiamo realizzando le riprese. Poi c’è da affrontare il montaggio. Se il video è breve e fatto di domande e risposte, sistemarlo non è certo complesso e ci sono alcuni software gratuiti per completare il lavoro, da iMovie sui Mac a Windows Movie Maker progettato da Microsoft.
Tutti in grado di aiutare i ragazzi a realizzare le loro video interviste al meglio.
I podcast sono file radiofonici che possono essere scaricati o ascoltati direttamente in streaming e sono piuttosto facili da realizzare. La registrazione di un elemento vocale non riserva particolari controindicazioni, anzi la maggior parte dei cellulari ha già la funzione Rec e sul mercato ci sono numerosi registratori semi professionali dai costi ridotti.
Per quanto riguarda la lunghezza di questi inserti audio, sia che si tratti di un’intervista sia che invece si tratti di un servizio giornalistico, conviene non eccedere e restare sui 30 secondi, un minuto al massimo. Per montare il file audio forse il programma più semplice da usare e disponibile gratuitamente è Audacity, che si può trovare online e scaricare sul proprio computer. Per farsi invece idea della lunghezza di un contenuto audio di questo tipo basti pensare che sette righe di testo scritto su Word con il carattere 12/14 coprono circa 30 secondi e con 15 righe arriviamo a un minuto. Sia nel caso dei podcast radiofonici sia per quanto riguarda le eventuali video interviste, in ogni caso è possibile caricare questi file sul sito del giornalino in apposite pagine.
Fare il giornalino di classe è una sfida per insegnanti e alunni. Imparare a gestire le immagini è fondamentale, ma ogni passo va seguito con attenzione.
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