Un vecchio adagio dice “meglio prevenire che curare”... E questo è senza dubbio vero e attuale non soltanto nel campo della salute, ma anche in quello della protezione civile. Quanti di noi conoscono quali rischi corrono gli abitanti del quartiere nel quale si trova la nostra scuola? Quanti saprebbero cosa fare e dove andare in caso di emergenza? Eppure ogni comune ha un dettagliato piano di protezione civile che però la gran parte dei cittadini non hanno mai visto. E invece è fondamentale sapere, ad esempio, che nel caso di un'esplosione i superstiti devono radunarsi nell'area di emergenza più vicina. E ci devono andare a piedi, per non intasare le vie attorno. Questo semplice gesto consentirà ai soccorritori di arrivare più in fretta e di potersi rendere conto di quanti sono i dispersi da ricercare.
I cittadini possono fare molto per contribuire alla gestione delle situazioni di crisi. E gli insegnanti possono fare ancora di più, contribuendo a diffondere la cultura della prevenzione e della resilienza. È questa l'idea alla base di un'imponente esercitazione di cittadinanza attiva e protezione civile, denominata “Prevenzione e resilienza Roma Capitale 2021”, che si è svolta il 21 novembre scorso nel Municipio IX, che comprende tre quartieri. Sono state coinvolte circa 12mila persone: studenti, famiglie e anziani. L'obiettivo è renderli protagonisti di un cambiamento culturale e sociale che potrebbe modificare radicalmente la gestione delle emergenze.
Le otto scuole coinvolte (quattro istituti comprensivi e altrettanti istituti superiori) hanno distribuito attraverso il registro elettronico agli alunni un questionario da compilare insieme ai genitori, per valutare la sensibilità dei cittadini su questi temi e la percezione del rischio da parte delle famiglie. Il giorno stabilito per l'esercitazione, i docenti hanno accompagnato i loro studenti all'area di emergenza più vicina, alla quale si sono recate anche le famiglie e gli anziani ospiti delle case di riposo della zona. Le aree erano state indicate in una brochure realizzata dal Comune e distribuita in ogni casa. Lì bambini e ragazzi hanno avuto l'opportunità di vedere un cane da ricerca, un drone in azione, una tenda gonfiabile di nuova generazione capace di ospitare centinaia di brandine per accogliere i superstiti, le attrezzature utilizzate dalla Protezione Civile per il soccorso.
L'esercitazione è stata ideata e organizzata dagli allievi dei master di II livello attivati dall’Università LUMSA in convenzione con il Centro Studi E.Di.Ma.S per formare le nuove professionalità che dovranno affrontare le emergenze di domani: Prevention Manager ed Emergency Manager. All'evento ha collaborato il dipartimento Sicurezza e Protezione Civile di Roma Capitale.
È possibile organizzare una simile esercitazione in qualsiasi quartiere o città. Basta contattare E.Di.Ma.S all'indirizzo mail segreterianazionale@edimas.net. L'esercitazione è totalmente gratuita e, per prepararla, ai docenti viene proposto un corso tenuto da esperti che dà diritto a crediti formativi.