Socializzare online è una pratica più che diffusa a tutte le età. Per molti ragazzi e ragazze rappresenta una delle modalità prevalenti con cui si presentano e si muovono nell'arena della vita. Che cosa succede a chi sceglie una "vetrina virtuale" per lasciare un proprio segno nel mondo? E davvero le relazioni "social" possono integrare e sostituire le relazioni della e nella vita reale?
L'abitudine a stare dentro i social, da parte dei nostri studenti (ma anche da parte di noi adulti) presenta molte luci ed ombre. Conoscerle e scoprirne effetti diretti e indiretti sulla nostra vita emotiva e sociale può diventare un obiettivo e un pre-testo di rilevante importanza per aprire conversazioni e sviluppare percorsi, in ambito scolastico, finalizzati a migliorare ciò che uno studente sa, sa fare e sa essere nella/della sua vita online, ma soprattutto nella/della sua vita reale.
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OBIETTIVI
COMPETENZA ACQUISITA
Al termine del percorso formativo il partecipante saprà riconoscere luci e ombre della vita sui social e avviare un percorso in ambito scolastico per rafforzare le skills degli studenti nella vita social e reale.
DESTINATARI
Insegnati delle scuole primarie e secondarie di primo grado
SUL RELATORE
ALBERTO PELLAI è Medico, Psicoterapeuta dell’età evolutiva e lavora come ricercatore confermato presso il Dipartimento di Scienze Bio-Mediche dell'Università degli Studi di Milano, dove si occupa di Educazione alla salute ed Educazione Sanitaria e Prevenzione in età evolutiva. Èstato post-doctoral fellow presso il comitato nazionale statunitense di prevenzione dell’abuso all’infanzia. Nel 2004 il Ministero della Salute gli ha conferito la Medaglia d’argento al merito in Sanità Pubblica. Ha pubblicato molti libri per docenti e genitori, tra i quali: "Tutto troppo presto", “L’età dello tsunami”, “Il metodo famiglia felice”, “Il primo bacio”, “Girl R-Evolution” (tutti editi da De Agostini), diventati best seller. Ad oggi, i suoi volumi di educazione emotiva e prevenzione sono tradotti in più di quindici nazioni. Collabora stabilmente come divulgatore scientifico con molte testate nazionali. Sui social ogni giorno viene letto da 140.000 persone.