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Nuove linee guida educazione civica per l’as 2024/2025

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Nuove linee guida educazione civica per l’as 2024/2025
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Il ministro Valditara ha promosso nuove linee guida per l'educazione civica, ma per ora il Consiglio superiore dell'istruzione le ha bocciate. Tra queste, il divieto di smartphone e tablet.

È caos sulle nuove linee guida per l’educazione civica. In quest’ultime settimane nelle scuole tutti stanno cercando di comprendere che cosa accadrà quest’anno, quali saranno i nuovi compiti che avranno i docenti nell’educare alla cittadinanza i nostri ragazzi.

Proviamo a fare un po’ di chiarezza e a fornire qualche elemento utile per affrontare questa sfida che il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, vuol porre nelle mani della Scuola.

La nuova educazione civica

La Legge 92 del 20 agosto 2019, ha istituito a partire dall’anno scolastico 2020/21 l’insegnamento dell’educazione civica e ha previsto che con decreto del Ministro siano definite delle linee guida per l'educazione civica.

Per accompagnare l’attuazione della norma il ministero ha istituito un Gruppo di esperti e un comitato tecnico-scientifico che tra l’altro hanno ha promosso un capillare e imponente piano di formazione al fine di attuare le linee guida nel concreto dell’attività didattica.

A giugno 2022 viale Trastevere ha effettuato una rilevazione delle modalità adottate dalle istituzioni scolastiche, nell’esercizio della loro autonomia di sperimentazione, per l’introduzione dell’insegnamento trasversale dell’educazione civica ma non sono noti gli esiti di tale rilevazione né eventuali documenti conclusivi dell’attività svolta dal Gruppo di esperti e dal Comitato tecnico-scientifico.

Le nuove linee guida bocciate dal Consiglio superiore della pubblica istruzione

Nel corso dell’estate il ministro Valditara ha voluto rimettere mano alle linee guida e nei giorni scorsi ha annunciato le nuove che sono state prese in esame dal Consiglio superiore della pubblica istruzione che le ha sostanzialmente bocciate rinviandole al mittente nonostante il parere di quest’ultimo non sia vincolante.

Ora sarà compito del ministero valutare quali modifiche fare prima di approvarle e inviarle alle scuole in maniera ufficiale.

Le novità sull'educazione civica per l'as 24/25

Ma quali sono le novità e gli elementi sui quali il Cspi ha sollevato dei dubbi?

No a tablet e smartphone

Il cambiamento più evidente e concreto riguarda il digitale. Nelle nuove linee guida si specifica che “in conformità con gli indirizzi ministeriali, occorre evitare l’utilizzo di smartphone e tablet nella scuola dell’infanzia e dello smartphone nella scuola primaria e secondaria di I grado; nelle scuole del primo ciclo di istruzione il tablet può essere utilizzato per finalità didattiche e inclusive”. Un’indicazione che a detta del Consiglio superiore non è attinente al tema della cittadinanza digitale e non pertinente alle finalità delle stesse linee guida.

Sì alla cultura d'impresa

Altra questione. Il ministero ha scelto di puntare molto, rispetto al passato, sul tema della cultura di impresa, delle conoscenze relative al mondo del lavoro e all’autoimprenditorialità ma per il Cspi manca un’attenzione all’educazione finanziaria.

Il tema dell'appartenenza

Valditara suggerisce anche di “Conoscere il significato della appartenenza ad una comunità, locale e nazionale. Analizzare il concetto di Patria” ma per gli esperti non è una competenza da inserire.

Infine, per l’organo di garanzia, nella sezione “Costituzione”, si evidenzia tra l’altro l’assenza di un riferimento esplicito all’educazione contro ogni forma di discriminazione e violenza di genere, al centro di continue riflessioni in ambito scolastico e anche oggetto di circolari ministeriali.

Insomma, si aspetta che il ministero rielabori le nuove linee guida per l'educazione civica, in modo da poterle applicare all'anno scolastico 2024/2025.