Se hai già parlato di deforestazione e cambiamento climatico in classe, magari utilizzando il nostro articolo sulla deforestazione, adesso puoi passare all’attività pratica. Ecco come aumentare il verde intorno a noi coinvolgendo alunne e alunni.
Organizzando una ricognizione collettiva del quartiere e delle zone vicino alla scuola, compreso il cortile, si tratta di capire come aumentare il verde intorno a noi. Ovviamente prendendo contatto con il Comune (assessorato all’Ambiente, di solito) e con chi gestisce in città il verde pubblico. Cercando poi l’aiuto e la consulenza di un florovivaista o di un laureato in scienze forestali (magari può aiutare consultare Federforeste) si stabilisce quali specie di alberi o di siepi sono più adatte rispetto alla destinazione.
Questa attività è ideale per bambine e bambini a partire dai 7-8 anni.
Per aumentare il verde a scuola serviranno:
Quello che alunne e alunni dovranno fare è semplice: si tratta di seminare delle nuove piante.
Ecco la procedura:
Al posto degli alberi da frutto si possono piantare alberi autoctoni, tipici della nostra penisola o tipici della zona: ad esempio, una quercia (le ghiande si possono raccogliere durante una passeggiata in un bosco) o una conifera.
Molte varietà di alberi crescono anche per talea, una tecnica che consiste nel mettere nel vaso non un seme bensì un rametto dell’albero che si vuole far crescere. È un’operazione semplice, ma la prima volta occorre farsela mostrare da chi la sa fare bene: un tecnico del Comune o un esperto che può essere invitato in classe.
Strade e marciapiedi delle città sono spesso ricoperti da asfalto e cemento, porfido o lastre di pietra. Idem per i cortili delle scuole, mentre per il tetto dei garage o della palestra vengono usati il bitume o il catrame. Sia per il colore scuro sia per le peculiarità del materiale stesso, questi materiali assorbono l’energia del Sole, la trattengono al suolo anziché rifletterla come farebbe una superficie bianca (ecco perché i paesini di mare del Sud spesso sono bianchi!), la accumulano durante il giorno e la rilasciano al tramonto.
Strade strette senza verde diventano inoltre, nelle giornate più calde, veri e propri canyon di aria torrida, mentre il tetto bitumoso di un garage di notte si trasforma in una sorta di stufa. Se ci fossero alberi invece verrebbe assorbita l’energia solare, facendo diminuire di 3-5° C la temperatura.
Una prima attività da fare con gli studenti dalla II o III classe della scuola media riguarda il meccanismo fisico, che si chiama albedo: ogni superficie, naturale o artificiale, riflette la luce del Sole (e dunque l’associato calore) in modo diverso, anzitutto per via del suo colore, quindi per le caratteristiche del materiale.
Basta procurarsi un fotometro (detto anche luxometro o esposimetro) e misurare quanta luce riflettono diversi tipi di materiali colpiti dal Sole. Le misurazioni vanno effettuate nello stesso momento, o quasi, e ripetendole in giornate diverse e in un arco di tempo che contempli sia condizioni invernali sia quasi estive. Procurandosi un termometro a infrarossi, si può fare una misurazione doppia.
I ragazzi potranno così scoprire che l’ombra naturale provocata da un albero è più fresca rispetto a quella di una tenda o di un’altra struttura.
Una superficie artificiale tende a rilasciare una quantità di calore pari a quella assorbita per irraggiamento, mentre l’albero si nutre dell’energia solare: le sue foglie sono lì apposta per catturarla in tutti i modi e innescare la fotosintesi. Un risultato simile lo si ottiene con una pergola sul balcone, con siepi alte su un terrazzo o con un rampicante che si lascia libero di ricoprire la facciata di una casa. Inoltre una pianta con una chioma molto ampia e fitta crea, sotto di sé, un microclima dove l’aria circola meglio aiutata anche dalla traspirazione delle foglie: l’acqua del sottosuolo viene assorbita dalle radici e in parte restituita all’atmosfera sotto forma di vapor acqueo.
La seconda attività che potete proporre a ragazze e ragazzi delle medie diventa la prosecuzione della prima: se il dato scientifico informa sui vantaggi di erba, alberi, siepi e rampicanti al posto di cemento, calcestruzzo e bitume potrete chiedere al dirigente scolastico e all’assessore all’Ambiente di aumentare il verde.
Le attività che potete fare in classe per sensibilizzare al tema della deforestazione sono tantissime e sono importanti per crescere nuove generazioni consapevoli del cambiamento climatico e delle sue conseguenze.