L'11 febbraio si celebra la Giornata Mondiale dedicata alle donne nella scienza. Come sappiamo, le donne che lavorano nelle materie STEAM sono ancora poche, e tante sono le attività che puntano a valorizzarne la presenza e a invogliare le giovani a intraprendere questa strada. Ecco qualche consiglio per stimolare la classe e sensibilizzarla all'argomento.
Per iniziare a riflettere sul ruolo importantissimo che le donne hanno avuto e hanno nella scienza, un buon punto di partenza, come in molte altre occasioni, può essere un libro.
In questo caso potremmo partire da Ragazze con i numeri. Storie, passioni e sogni di 15 scienziate di Vichi De Marchi e Roberta Fulci (Editoriale Scienza, 2018). Quindici figure femminili che raccontano i momenti salienti della propria vita e del proprio, non facile, percorso nel mondo della scienza.
Tra i nomi di grandi scienziate, quali Rita Levi Montalcini o Jane Goodall, troviamo la storia di Wangari Maathai, ambientalista e attivista keniota, Premio Nobel per la pace per «il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace; la storia di Sophie Germain, matematica francese, nota per il suo lavoro nei campi della teoria dei numeri e dell'elasticità. Viene considerata un'icona del femminismo per la battaglia che dovette condurre contro i pregiudizi sociali e culturali del suo tempo; e ancora, Catherine
Josephine Conrad, meglio nota come Katia Krafft, vulcanologa francese, importante per aver aperto la strada della vulcanologia alle donne e per aver creato nel 1969 il primo apparecchio portatile per le analisi di gas.
Nel corso della storia la via della scienza, per le donne, non è mai stata facile. Basti pensare alla matematica afroamericana Katherine Johnson (1918-2020). Il suo sogno era la carriera scientifica. Eravamo nel pieno del segregazionismo razziale e lei era una donna. Tuttavia, nel secondo dopoguerra, quando USA cominciarono a investire nelle ricerche per la conquista dello spazio, la NASA iniziò a reclutare nuovo personale aprendo
le assunzioni anche alle donne afroamericane presso il dipartimento di "Guida e Navigazione". Nel 1953 Katherine Johnson entrò a far parte del team, inizialmente in un gruppo di lavoro di sole donne che eseguivano calcoli matematici. Successivamente Johnson fu assegnata al gruppo di ricerca di volo composto da soli uomini e fu subito apprezzata grazie alle conoscenze di geometria analitica.
Il progetto che le ha permesso di lasciare una traccia indelebile nella storia è stato la missione lunare Apollo 11 del 1969, per quale ha calcolato la traiettoria. Nel 2016 Katherine Johnson ha ricevuto, dall'allora presidente Obama, la medaglia Presidenziale della Libertà. Nello stesso anno, la sua vita è stata celebrata nel film Il diritto di contare.
Per recuperare il contributo fondamentale delle scienziate nella storia e per valutare i progressi verso le pari opportunità di genere fatti fino a oggi, è molto utile consultare il saggio Donne nella scienza – La lunga strada verso la parità, di Maria Pia Abbracchio e Marilisa D’Amico (Franco Angeli, 2023).
In esso troviamo un lungo elenco di scienziate che hanno permesso il raggiungimento di grandi traguardi, il più delle volte pagando lo scotto di essere donne. Scienziate che spesso lavoravano al fianco dei loro mariti, a cui andava tutto il merito dei risultati, e scienziate che hanno visto attribuire a colleghi maschi le loro scoperte fondamentali.
“Effetto Matilda” è il termine coniato dalla storica della scienza Margaret W. Rossiter nel 1993 per descrivere la natura sessista del mancato riconoscimento delle donne nella scienza. Rinvio a tal proposito al saggio The Matilda Effect in Science Communication: An Experiment on Gender Bias in Publication Quality Perceptions and Collaboration Interest, del 2013, in cui si sottolinea come i lavori realizzati da scienziate ricevano sistematicamente meno citazioni di lavori analoghi fatti da colleghi uomini.
L'articolo 3 della Costituzione italiana stabilisce chiaramente uno dei compiti prioritari della nostra Repubblica. L’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 mira a ottenere la parità di opportunità tra donne e uomini e a raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e le ragazze. Riflettere su stereotipi e pregiudizi, promuovere l’empowerment femminile, incentivare l’accesso e la partecipazione delle donne nei settori tecnico-scientifici sono gli obiettivi a cui l’Unesco mira anche con l’istituzione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza che ricorre l’11 febbraio di ogni anno.
L’evento viene celebrato in tutto il mondo per sensibilizzare e invitare le Istituzioni a sostenere le ragazze nell’intraprendere studi che riguardano le discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) e rafforzare la presenza femminile nel mondo scientifico.
Ma quali altre letture condividere su questo tema con le ragazze e i ragazzi?
Ecco una serie di titoli che vale la pena proporre dalla scuola primaria in avanti.