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10 suggerimenti per gestire la classe

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10 suggerimenti per gestire la classe
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Scopri le strategie efficaci per gestire una classe, mantenere l'ordine e favorire un ambiente di apprendimento positivo e produttivo.

Per gestire bene una classe non esiste la bacchetta magica. Per fortuna, si può contare su strategie e suggerimenti altrettanto efficaci. Essere addentro alle problematiche della classe. I ragazzi devono sapere che all’insegnante non sfugge nulla, perché questo previene i comportamenti problematici. Per avere una “presenza efficace” in classe bisogna girare tra i banchi.

  1. Controllo prossimale. Quando si nota un ragazzo che sta mettendo in atto un comportamento sbagliato, bisogna avvicinarsi a lui:
    la vicinanza previene altre azioni del genere.
  2. Effetto onda. Va bene biasimare ad alta voce un comportamento scorretto. Attenzione però: occorre colpire il comportamento, non il ragazzo.
  3. Dominare la situazione. È bene far capire che esiste la collaborazione tra docente e allievi, ma è il primo a tenere in mano la situazione.
  4. Modulare il tono di voce. Bisogna conoscerlo e utilizzarlo in base all’importanza dell’argomento, in base alla sottolineatura che si vuole dare alle cose. L’insegnante deve essere come un attore e conoscere molto bene anche l’uso delle pause.
  5. Comunicazione non verbale. Bisogna imparare a utilizzare non solo la voce ma anche le mani, gli occhi, il viso, il portamento, il respiro, che comunicano e che permettono di favorire il flusso della lezione.
  6. Slancio e scorrevolezza. Occorre catturare l’attenzione degli allievi con impeto iniziale e consolidarla con la scorrevolezza dell’attività proposta. Lo studente percepisce la passione del docente se egli mostra entusiasmo per gli argomenti che vuole affrontare.
  7. Lavorare molto sulle regole e sulle procedure. Gli allievi hanno bisogno di capire come agire in classe, come entrare, come uscire, come alzarsi dal banco, come richiedere spiegazioni, come intervenire senza procurare confusione. È determinante concordare con gli allievi stessi le regole e le procedure da adottare per la convivenza civile in classe.
  8. Impegno continuo. In classe si lavora, per cui è giusto offrire ai ragazzi stimoli per un impegno costante nel tempo.
  9. Disposizione dell’aula. Non ne esiste una ottimale. Dipende dall’attività che si intende fare. Ciò che risulta indispensabile è avere un ambiente flessibile che si adatti ai diversi momenti della proposta formativa giornaliera: se si fa un lavoro di gruppo, si formano le isole; se si fa un lavoro comunitario, ci si dispone ad anfiteatro con il docente al centro per permettere a tutti di intervenire; se si fanno lavori individuali, occorrono banchi singoli. Di sicuro, ci devono essere corridoi perché l’insegnante deve poter girare tra i banchi.
  10. Motivare al successo scolastico. Occorre far capire all’allievo che ce la può fare, facendo collegamenti continui con quello che già sa, assicurandogli la propria disponibilità a ulteriori spiegazioni, mostrandogli una strada sicura. Se anche sbaglia, non è importante: ciò che conta è che arrivi alla meta.